Disobbedienza Civile

  • Autor: Henry David Thoreau
  • Editora: KKIEN Publ. Int.

Sinopse

“Manuale” di protesta sociale pacifica

La fama di questo saggio è cresciuta soprattutto nel corso del ventesimo secolo: ignorato alla sua uscita, ha influenzato moltissimo personaggi del calibro di Gandhi e Martin Luther King. Il primo mise in pratica la disobbedienza civile su scala di massa nel Sudafrica ed in India, mentre il secondo applicò i principi del saggio nel movimento per i diritti civili negli Stati Uniti degli anni sessanta. Ma come nacque questo saggio?

Convinto antischiavista, per tutta la vita scrisse e tenne conferenze contro la schiavitù, specialmente dopo l’approvazione nel 1850 della Fugitive Slave Law che obbligava gli ufficiali del Nord a catturare e restituire gli schiavi fuggiti dal Sud.

Thoreau condannava il governo statunitense perché ammetteva l’istituto della schiavitù e perché si impegnava in una politica imperialistica di espansione, la cui diretta conseguenza fu la guerra col Messico. Per dissociarsi completamente da questi indirizzi politici egli si rifiutò di pagare le tasse governative sostenendo che il pagarle era sinonimo di assenso per la condotta del governo, per la qual cosa egli fu anche arrestato (anche se restò in cella solo per un giorno perché qualcun altro, probabilmente la zia, pagò la tassa). Proprio per spiegare le ragioni del suo arresto e della sua condotta, Thoreau scrisse questo breve saggio.

Il tema centrale è la preponderanza data al diritto rispetto alla legge: pur di seguire ciò che la propria coscienza individuale ritiene giusto Thoreau ammette anche la disobbedienza alle leggi.

Nel suo saggio Thoreau non parla mai di protesta violenta e, soprattutto grazie ai suoi celebri “seguaci” come Gandhi e Martin Luther King che fecero della non violenza la linea guida della loro azione, oggi la Disobbedienza civile è considerato una specie di manuale della protesta sociale pacifica. Un saggio molto conosciuto, dibattuto e quindi una lettura importante soprattutto oggi dove le trasformazioni a livello politico, in Europa ma non solo, rendono di grande attualità il rapporto tra governanti e governati.